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Sigaretta elettronica: come funziona, costi ed effetti sulla salute.

di Marica Malagutti



Tutte le cose nuove o meglio relativamente nuove hanno bisogno di approfondimenti per dar modo alle persone di poter scegliere con maggior consapevolezza e quindi di essere più liberi nelle proprie decisioni, ma anche per poter guidare i nostri giovani nel modo migliore possibile.

Questa inchiesta realizzata dalla Voce del Trentino è nata proprio per far luce o meglio ordine su una moltitudine di informazioni sulla sigaretta elettronica nel mondo dei giovani.

Un articolo non basterebbe e dunque è necessaria un’inchiesta composta da cinque articoli che approfondiranno rispettivamente la storia e il funzionamento delle e-cig, i suoi effetti sulla salute, come ci si deve comportare difronte alla legge, l’utilizzo nei giovani e il mercato di questo oggetto sempre più alla moda.

Che cosa è dunque la sigaretta elettronica? – Detta anche e-cigarette o e-cig è un dispositivo elettronico che inala vapore senza fare uso di combustione. È nata come alternativa alle sigarette, sigari e pipe, infatti, lo svapatore o più semplicemente vaper nell’utilizzo dell’e-cig mima le azioni del fumatore e le percezioni sensoriali sono più o meno simili a seconda della concentrazione di nicotina. Per essere precisi si definiscono sigarette elettroniche si quei dispositivi già precaricati di liquido con nicotina e quelli contenenti cartucce con nicotina, non i dispositivi e gli accessori elettronici come i cavetti Usb.

Come si compone? Al suo interno si trova: un vaporizzatore, una batteria ricaricabile e un filtro costituito da materiale plastico ipoallergenico. Quest’ultimo contiene una cartuccia che può essere sostituita o ricaricata manualmente con un liquido specifico per sigaretta elettronica contenente glicole propilenico, glicerolo e nicotina. In alternativa si può utilizzare un serbatoio denominato “Tank” che funge da “filtro” e che può essere ricaricato più volte. Il liquido può essere già premiscelato oppure utilizzando aromi a scelta e nicotina in concentrazione variabile.

Le e-cig si caratterizzano dal Calore del vapore inalato; dalla Resa aromatica, ovvero la corposità e il gusto dell’aroma del liquido; dall’Hit (o colpo in gola), vale a dire dalla percezione del vapore e dall’eventuale quantità di nicotina diluita nel liquido; dalla Fumosità, ovvero, quantità e densità di vapore.

Alcuni sapori assomigliano al tabacco e nello specifico si possono trovare anche quelli assomiglinti alle diverse marche di sigarette. Altri possono invece contenere aromi alimentari liquirizia, vaniglia, fragola, menta, caffè, ecc. La nicotina viene usualmente diluita in una soluzione di glicerina, propilenglicole e acqua, in varie concentrazioni.

Come funziona? – Quando l’utilizzatore inala, il flusso d’aria viene individuato da un sensore presente nella batteria che a sua volta viene attivata. Il vaporizzatore, alimentato dalla batteria riscalda la soluzione liquida, contenuta nella cartuccia presente nel “filtro” o nel “Tank”, che, a sua volta, provvede a inumidire un avvolgimento ad archetto presente sulla sommità del vaporizzatore stesso.

Durante l’inalazione si accende un led di colore rosso scuro posto all’altra estremità del dispositivo, simulando così anche il tipico colore rosso della combustione di una tradizionale sigaretta. Ultimamente vengono prodotte batterie con led di diversi colori forse anche per evitare problemi nei locali pubblici in cui non sarebbe difficile scambiare l’e-cig con una sigaretta noemale.

Quando nasce? – Ripercorrendo alcune tappe dello sviluppo della sigaretta elettronica si scopre che il primo brevetto è stato depositato da Herbert A. Gilbert nel 1965 con il nome di Ruyan che significa “quasi fumo”. Viene commercializzato per la prima volta nel 2003 a Pechino dal farmacista cinese Hon Lik, grazie al Gruppo Golden Holding Dragon di Hong Kong. Nel 2006 invece le sigarette elettroniche vengono introdotte in Europa e tra il 2006 e il 2007 negli Stati Uniti.

Nel 2008 in Turchia viene vietato il commercio delle e-cigarettes. Il Ministero della Sanità e Direttore, Mahmut Tokaç, sostiene le sigarette elettroniche sono tanto dannose per la salute, quanto lo è il fumo normale. Sempre nello stesso anno L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non considera la sigaretta elettronica un aiuto reale per smettere di fumare, reputandolo un metodo insicuro ed incerto.

Nel 2009 in America la Food and Drug Administration (FDA) si oppone all’ingresso di sigarette elettroniche negli Stati Uniti e riceve da Barack Obana l’incarico di regolamentare l’industria del tabacco, ma nello stesso anno nasce la E-Cigarette Association (ECA), composta da produttori di sigarette elettroniche, distributori e dettaglianti, nata in difesa dei diritti del fumatore.

Nel 2010 la Corte di Appello degli Stati Uniti a Washington limita la regolamentazione da parte della FDA solo alle E-cigarettes come un prodotto a base di tabacco, a meno che non siano presenti opportune indicazioni terapeutiche certificate.

Nel 2011 il Dipartimento dei Trasporti statunitense, vieta l’uso di sigarette elettroniche sugli aerei e sulle linee ferroviarie (compresi Bus e Taxi), annunciando l’intenzione di emettere a breve un divieto ufficiale e la FDA regolamenta l’E-sigarette sull’atto ufficiale “Food, Drug and Cosmetics Act”.

Nel 2012 in Germania circa 1,2 milioni di utenti sigaretta elettronica marciano pacificamente a Düsseldorf in segno di protesta verso il Governo che tarda ad emettere sentenza sulla questione. Nasce quindi una legge che permette l’utilizzo e il commercio legalizzato della sigaretta elettronica.

Nel 2013 in Italia il dibattito sulle norme è ancora acceso, mentre i commercio è libero.


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