Un Mucchio di Storie
L'uovo
Fabergè è buono anche dopo Pasqua
Compie
un secolo il regalo dello zar Aleksej alla moglie Romanova
di Michela Pezzani
Che
sorpresa nell'uovo di Pasqua Fabergè detto "della
costellazione" in vetro, diamanti e cristallo che compie cento
anni e l'ultimo zar di Russia Nicola II ordinò al celebre orafo e
gioielliere Peter Carl Fabergè per farne dono alla moglie Aleksandra
Nicolaevna Romanova. Il sublime uovo commissionato per il 1917 rimase
però parzialmente incompiuto e tantomeno consegnato alla zarina dato
lo scoppio della rivoluzione russa e la detronizzazione della
dinastia Romanov. Non è dunque solo una curiosità pasquale ma un
pezzo di storia che viene dal freddo e riscalda la passione dei
cultori di arte storia e costume questa pregiata eredità che fa
parte di una collezione imperiale formata da ben 52 "uova
gioiello" di cui ogni esemplare custodisce dettagliate
descrizioni all'insegna di pietre preziose e gioie varie. In
particolare dell'ultimo, l'uovo "blu" in questione, di
proprietà del Museo Mineralogico Fersman di Mosca, si parla,
comunque, non solo di charme ma anche di controversie sulla
autenticità del reperto ufficiale. Il milionario e collezionista
russo Alexandr Ivanov sostiene infatti di possedere lui il vero uovo
(esposto nel museo Fabergè da lui aperto a Baden Baden in Germania)
e che l'altro, al museo Fersnan, è un falso, cosa però smentita dal
museo Fersman che replica da sempre "Falso sarà il suo".
Di
vetro nell'intensità del cobalto, inciso come un globo terrestre con
tanto di nuvole di cristallo di rocca smeriglisto e cherubini
d'argento su base di giada. l'uovo Fabergè della costellazione,
ovvero un orologio con quadrante girevole, era stato disegnato con
tanto di costellazioni contrassegnate da diamanti taglio rosetta e il
segno zodiacale, il Leone, sotto cui era nato zarevič Aleksej.
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